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Colori pareti: come ci fanno sentire?

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Colori pareti: come ci fanno sentire?

Colori pareti: quali sensazioni vogliamo provare?

Quando scegliamo i colori per le pareti di un progetto è importante considerare le sensazioni che un colore ci trasmette e, nell’ottica dell’accoglienza, anche come vogliamo far sentire i nostri ospiti all’interno dello spazio. In architettura e in interior design il progetto del colore è un capitolo importante, che spesso richiede uno specifico approfondimento e un notevole quantitativo di tempo speso tra consultazioni e prove. Tempo ben impiegato, in quanto il colore può influenzare notevolmente gli stati d’animo, i sentimenti e le emozioni di chi vive l’ambiente progettato, come ben spiega la psicologia del colore. “I colori, come i lineamenti, seguono i cambiamenti delle emozioni” diceva saggiamente Pablo Picasso.

La scienza ha ormai ampiamente dimostrato quanto il colore influenzi l’umore, le reazioni fisiologiche e perfino i comportamenti. Alcune ricerche hanno evidenziato come i colori siano responsabili, ad esempio, dell’aumento della pressione sanguigna, delle variazioni del metabolismo e dell’affaticamento della vista. Per quanto le reazioni a certi stimoli siano personali e legate alle esperienze vissute, ci sono degli aspetti che sono generali e possono essere assunti a linee guida progettuali quando dobbiamo scegliere i colori per pareti. Queste linee guida sono il frutto di un’analisi multisensoriale secondo una metodologia, propria dello studio, che valuta gli elementi nella loro interazione sinergica con i sensi. Come interagiamo, dunque, con il colore?

Colori pareti e vista

colori pareti
La vista è considerato il senso principale, elevato a prevalente dalla progettazione moderna, complice anche il proliferare di foto, post, articoli che ci documentano case da sogno attraverso le immagini. Quando decidiamo di fare pareti colorate come noi le vediamo è quindi il primo aspetto che viene valutato. Le tinte per pareti presenti in commercio sono tantissime, veicolate attraverso una mazzetta colori che ce ne comunica l’identità (codice colori). Ho visto sbagliare tantissime persone seguendo questo schema: mi piace un’immagine, magari vista su Pinterest, mi cerco il colore, trovo il codice, lo ordino e lo vado ad applicare. La delusione è indescrivibile: quello che ho visto in foto non è quello che vedo davanti ai miei occhi, e questo succede SEMPRE.
Quello che noi vediamo replicato in immagini sul web è sempre una indicazione, una suggestione. Dobbiamo poi valutare il nostro caso, il nostro progetto, che differisce per posizione, orientamento, composizione e via dicendo. Non a caso esistono dei professionisti del settore, che hanno studiato per guidarvi in questo processo! Anche chi ha a che fare con la grafica, ad esempio, sa che non esiste un nero assoluto, ma molte sue sfumature. Può essere lucido, opaco, intenso, profondo. Gli effetti sono completamente differenti, così come le percezioni che ne abbiamo, a seconda della luce che lo investe e come questa viene riflessa. Le reazioni emozionali e la percezione del colore variano quindi da caso a caso. Valutiamo il colore e dove applicarlo, ma anche su quale supporto. Può essere ceramico, ligneo, sotto forma di pittura, anche uno spazio monocromatico può essere ricco e complesso se il colore prevalente è applicato su materiali che riflettono la luce in modo diverso.
Se parliamo invece di tavola dei colori, quando dobbiamo decidere dei colori per muri interni dobbiamo considerare la funzione della stanza. Generalmente i colori neutri sono considerati dei passepartout e possono essere utilizzati diffusamente in ogni ambiente. Colori accesi e vibranti possono andare bene per zone comuni e di condivisione, ma considerando sempre anche con quale intensità li andiamo ad applicare. Pareti gialle, ad esempio, sono brillanti ed energiche, ma possono essere fastidiose se usate in modo eccessivo con una tonalità che stanza gli occhi. Pareti fredde, con colori come blu e indaco, sono riposanti e indicate per zone private, come lo studio e la camera da letto.

Colori pareti e olfatto

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Siamo abituati a pensare gli odori visivamente e a legare questi sensi in un linguaggio comune, come ad esempio il grigio fumo. La correlazione tra colori ed odori è stata studiata scientificamente: secondo un gruppo internazionale di ricercatori, che ha pubblicato un lavoro sulla rivista PlosOne, questa associazione infatti è un’acquisizione naturale, mediata dalla cultura. Tuttavia per quasi tutti ci sono dei colori-odori comuni, come l’odore delle fragole o delle ciliegie che è rosa-rosso. Se parliamo di colori per interni, quindi, come si legano colori e olfatto? Il color lavanda, ad esempio, è rilassante, esattamente come la sua essenza, usata da millenni per calmare e lenire. Molto spesso il viola entra in sintonia con il lato emotivo dell’osservatore infondendo sensazioni di famigliarità, calma e ricreando un’atmosfera particolarmente gioiosa. Per altre, specie per i più dinamici, il viola è capace di ricreare un’atmosfera creativa e artistica.
Essendo una dimensione legata alle esperienze personali lo studio, nell’analisi del colore, porta sempre il cliente a indagare questa relazione attraverso un’indagine sensoriale, che ricerca l’associazione tra percezione olfattiva delle essenze principali con i colori, al fine di individuare le sensazioni utili alla definizione delle palette di progetto.

Colori pareti e udito

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E se vi dicessi che esistono connessioni scientifiche e artistiche tra scala dei colori e scala musicale? Ebbene, non è uno scherzo. A livello scientifico, è stato dimostrato che circa il 4% delle persone sperimenta un misterioso fenomeno chiamato sinestesia: sentono un suono e automaticamente vedono un colore; o leggono una certa parola e una tonalità specifica entra nell’occhio della loro mente. Il termine “sinestesia” deriva da due parole greche “syn” (insieme) e “aisthesis” (percezione), pertanto significa letteralmente “sentire insieme” ed indica una percezione simultanea. La sinestesia uditivo-visiva è forse la forma più comune ed è caratterizzata dall’associazione dei suoni con i colori.

Una recente collaborazione tra l’azienda Behr Paint, Katy Perry e Spotify ha sviluppato un sistema che lavora proprio su questo principio. Lo strumento si chiama Music in Color e permette di inserire una canzone e ricevere una raccomandazione di colore basata su quella canzone!

Colori pareti e gusto

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Il legame tra colori e gusto è stato oggetto di numerosi studi , finalizzati alla creazione di ambienti suggestivi per ristoranti, lounge bar, caffè. Costruire l’esperienza, che sia tout court e stimoli il cliente sotto diversi profili di coinvolgimento, è quello che viene richiesto ad ogni ambito, che sia lo shopping o il gustare un bicchiere di vino in compagnia. Queste ricerche ci sono utili per capire quanto davvero un colore possa influenzare l’attività del mangiare e veicolare questa conoscenza all’interno di criteri progettuali consapevoli.

L‘ambiente può sensibilmente esercitare un’influenza significativa sulla percezione di un alimento, come ad esempio analizzato nelle ricerche “A large sample study on the influence of the multisensory environment on the wine drinking experience” e “Eating with our eyes: On the color of flavor“. In generale, possiamo dire che alcuni colori stimolano il nostro appetito, altri invece lo annullano. Forse intuitivamente possiamo anche capire il perché il colore rosso, colore del sangue, della carne, è noto per aumentare l’appetito e il metabolismo (motivo per cui è un colore così popolare nei ristoranti) mentre il blu è consigliato nei programmi di perdita di peso.

Colori pareti e tatto

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Quando parliamo di tatto non consideriamo solo l’atto di toccare attraverso la nostra pelle oggetti esterni. Se ci pensiamo, infatti, la nostra pelle “tocca” anche un’altro elemento: l’aria. Tra l’aria e il nostro corpo esiste uno scambio termico, per cui sentiamo caldo o freddo secondo quella che è una temperatura effettiva. Esiste tuttavia anche una temperatura percepita che dipende da altri fattori, tra cui gli stimoli trasmessi dall’ambiente che ci circonda. Quante volte descriviamo un ambiente come freddo o caldo e accogliente? I colori per i muri interni giocano un ruolo fondamentale nel mondo in cui uno spazio “ci tocca”.

Ad esempio, in alcune culture il bianco come tinta parete è associato a una sensazione di freddo e isolamento, in altri casi il bianco può tramettere pulizia, freschezza e semplicità. Generalmente i colori definiti “caldi” ci trasmettono una sensazione di calore, quelli freddi invece tendono ad abbassare la frequenza cardiaca e la temperatura corporea, ma non sempre questa equazione è rispettata. Torniamo al discorso delle sfumature e delle superfici su cui è applicato il colore. Prendete ad esempio due pannelli: il bianco opaco e il bianco lucido assumono significati fortemente diversi. Il consiglio è sempre valutare le tinte, ma anche i supporti, e fare dove possibile delle prove in cantiere per verificare come l’ambiente altera il colore.